Insaporisce e cede il suo profumo caratteristico alle pietanze, fa bene alla salute. Questa spezia, da tempo usata nella medicina popolare, possiede ottime potenzialità preventive e terapeutiche, come indicano tante recenti ricerche scientifiche. E’ una piccola erbacea, fiorisce a Ottobre e i fiori vengono raccolti per 3-4 settimane tra Ottobre e Novembre, rigorosamente a mano e prima che si alzi il sole, affinché abbondino in aromi e principi attivi. I fiori sono caratterizzati da un calice di colore lilla intenso, che protegge tre stimmi rossi dai quali si ottiene la spezia. Dopo la raccolta, gli stimmi vengono subito prelevati e essiccati. In questo modo, si ottiene lo zafferano che tutti noi conosciamo.
Come si usa: gli stimmi vanno aggiunti a quanto cucinate a cottura quasi terminata, altrimenti si perderà una parte di aroma con la cottura.
Mettete in una tazzina poca acqua molto calda -massimo 50 gradi- e i vostri stimmi. Potrete utilizzare anche brodo, acqua o latte. Lasciate in infusione per un’ora o anche due. Coprite con un piattino per trattenere tutto l’aroma.
Aggiungete alla vostra ricetta a cottura quasi ultimata. Se non usate subito l’infuso potrete conservarlo fino a 48 ore in frigorifero.
Vedrete colorarsi leggermente la vostra ricetta, ma soprattutto sarà l’aroma di zafferano a liberarsi nell’aria e… in quello a cui l’avrete aggiunto.